Gesù si mostrò, come oggi lo vediamo dipinto, nella visione che Suor Faustina ebbe il 22 febbraio 1931 nella cella del convento di Plock.
Diario di Suor Faustina:
«La sera, stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Dopo un istante Gesù mi disse: Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Voglio che l'immagine venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia».
Il significato di questo quadro è strettamente legalo alla liturgia di quella domenica. La Chiesa legge in quel giorno il Vangelo secondo San Giovanni che descrive l'apparizione di Gesù risorto nel Cenacolo e l'istituzione del sacramento della penitenza (Gv 20, 19,29). L'immagine rappresenta dunque il Salvatore risorto che porta agli uomini la pace con la remissione dei peccati, a prezzo della sua Passione e morte in croce.
I raggi del sangue e dell'acqua, che provengono dal cuore (non visibile nel quadro) trafitto dalla lancia, e le cicatrici delle ferite della crocifissione, riportano agli avvenimenti del Venerdì Santo (Gv 19,17 18; 33-37). L'immagine di Gesù Misericordioso unisce in sé questi due episodi evangelici che meglio descrivono l'amore di Dio per l’uomo.
Caratteristici in questa immagine di Cristo sono i due raggi.
Gesù, interrogalo da Suor Faustina circa il loro significato, ha spiegato: «Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Beato colui che vivrà alla loro ombra».
L'anima è purificata dal sacramento del battesimo e della penitenza, mentre il migliore nutrimento per essa è l’ Eucaristia.
Dunque questi due raggi simboleggiano i santi sacramenti e tutte le grazie dello Spirito Santo, il cui simbolo biblico e l'acqua, ed anche la nuova alleanza di Dio con l'uomo fatta per mezzo del sangue di Cristo.
L'immagine di Gesù Misericordioso viene spesso chiamata immagine della Divina Misericordia, e questo e giusto in quanto è proprio nel mistero pasquale di Cristo che si e rivelalo più chiaramente l'amore di Dio per l'uomo.
Il quadro non solo rappresenta la misericordia di Dio, ma sollecita a rammentare il dovere della fiducia cristiana nei confronti di Dio e la carità attiva verso il prossimo. Nella parte inferiore del quadro — per volontà di Cristo — si trovano scritte le parole «Gesù, confido in Te».
«Questa immagine - ha detto inoltre Gesù — deve ricordare le esigenze della Mia misericordia, poiché anche la fede più forte non serve a nulla senza le opere».
Gesù ha legato promesse speciali al culto dell'immagine così inteso: la salvezza eterna, grandi progressi sulla via della perfezione cristiana, la grazia di una morte felice e lime le altre grazie che gli uomini gli chiederanno con fiducia.
«Attraverso questa immagine concederò molle grazie alle anime, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa».
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