Il giorno della crociata, il quinto di ogni mese, è capitato il primo venerdì. E' il mio giorno, quello in cui debbo stare di guardia davanti a Gesù.
In quel giorno ho il compito di riparare per tutti gli insulti e le mancanze di riguardo verso il Signore, di pregare perché in quel giorno non venga commesso alcun sacrilegio.
Il mio spirito in quel giorno era infiammato di un amore particolare verso l'Eucaristia. Mi sembrava di essere trasformata in una fiamma.
Quando, per prendere la S. Comunione, mi avvicinai al sacerdote che mi dava Gesù, una seconda Ostia finì su di una mia manica e io non sapevo quale prendere. Essendo io rimasta un attimo sopra pensiero, il sacerdote spazientito fece un movimento con la mano perché la prendessi. Quando presi l'Ostia che mi porgeva, l'altra mi cadde nelle mani.
Quando, per prendere la S. Comunione, mi avvicinai al sacerdote che mi dava Gesù, una seconda Ostia finì su di una mia manica e io non sapevo quale prendere. Essendo io rimasta un attimo sopra pensiero, il sacerdote spazientito fece un movimento con la mano perché la prendessi. Quando presi l'Ostia che mi porgeva, l'altra mi cadde nelle mani.
Il sacerdote andò dall'altra parte della balaustra a distribuire la S. Comunione e io tenni Gesù nelle mie mani per tutto quel tempo. Quando il sacerdote si avvicinò di nuovo, gli diedi l'Ostia caduta perché la mettesse nella pisside, dato che in un primo momento, quando avevo preso Gesù, non avevo potuto dirgli che un'altra era caduta, prima d'aver inghiottito. Mentre tenevo l'Ostia nelle mani, sentii un tale impeto d'amore, che per tutto il giorno non potei né mangiare, né riprendere conoscenza. Dall'Ostia sentii queste parole: «Desideravo riposare nelle tue mani, non solo nel tuo cuore» e all'improvviso in quel momento vidi Gesù Bambino. Ma quando si avvicinò il sacerdote, vidi di nuovo l'Ostia.
Diario di Suor Faustina
Diario di Suor Faustina
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