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mercoledì 10 settembre 2014

Accettiamo sia le gioie che le prove

Continue sofferenze fisiche. Sono sulla croce con Gesù.
Una volta la M. Superiora mi disse: «Lei, sorella, manca nell'amore verso il prossimo, infatti lei mangia qualche cosa che poi le fa male e disturba le altre durante il riposo notturno». Io invece so con certezza che questi dolori che sento nelle viscere, non sono affatto provocati dal mangiare. Questa stessa cosa l'ha dichiarata il medico. Sono dolori organici o meglio sono una prova del Signore. Tuttavia dopo quella osservazione ho deciso di soffrire maggiormente di nascosto e di non chiedere aiuto, tanto è inutile, poiché rigetto le medicine che prendo. E sono riuscita un paio di volte a superare degli attacchi, di cui è al corrente soltanto Gesù.
Questi dolori sono tanto violenti e forti fino a farmi perdere la conoscenza. Quando svengo sotto il loro incalzare e mi copro tutta d'un sudore freddo, allora incominciano a diminuire gradatamente. Talvolta durano fino a tre ore e più. 
O mio Gesù, sia fatta la Tua santa volontà, accetto tutto dalle Tue mani. 
Se accetto le estasi ed i rapimenti d'amore fino a dimenticare quello che avviene attorno a me, è giusto che accetti con amore queste sofferenze che mi tolgono la lucidità di mente.
Diario di Suor Faustina

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