L'incredibile onore di essere strumenti di un progetto importante di Gesù, eppure sapere di dover vincolare ogni azione, sia pure voluta da Gesù stesso, all'approvazione del confessore.
Quante raccomandazioni importanti in un piccolo brano del Diario!
Anche noi, infatti, siamo piccoli strumenti delle opere di Gesù, a patto di accettare questa condizione in tutto, specialmente nella parte dell'obbedienza.
Dal Diario di Suor Faustina:
Un istante dopo la santa Comunione persi la cognizione di tutto ciò che mi circondava e del luogo dove mi trovavo.
Ad un tratto vidi Gesù, così come è dipinto nell'immagine, che mi disse: «Dì al confessore che quest'opera è Mia e Mi servo di te come di un misero strumento».
E dissi: «Gesù, io non posso far nulla di quello che mi ordini, poiché il confessore mi ha detto che tutto questo è un'illusione e non debbo dar retta ai Tuoi ordini, io perciò non farò nulla di quello che ora mi raccomanderai. Scusami, Signore, ma a me non è permesso nulla, debbo ubbidire al confessore. Gesù, Ti chiedo perdono nel modo più sentito, Tu sai quello che sto soffrendo per questo motivo, ma purtroppo, Gesù, il confessore mi ha proibito di eseguire i Tuoi ordini».
Gesù ascoltò con amabilità e soddisfazione queste mie argomentazioni e lamentele.
Io pensavo che ciò avrebbe offeso molto Gesù e invece, al contrario, Gesù era contento e mi disse amabilmente: «Riferisci sempre al confessore tutto ciò che Io ti raccomando e quello di cui parlo con te e fa' soltanto quello per cui ottieni il permesso. Non ti turbare e non aver paura di nulla, Io sono con te».
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