Oggi ho pregato il Signore di darmi la forza la mattina, per poter andare a ricevere la santa Comunione.
O mio Maestro, Ti prego con tutto il mio cuore assetato, se ciò è conforme alla Tua santa volontà, dammi tutte le sofferenze ed i malanni che vuoi; io desidero soffrire giorno e notte. Ma Te ne prego ardentemente, dammi la forza nel momento in cui debbo accostarmi alla santa Comunione.
Vedi bene, Gesù, che non portano la santa Comunione ai malati, e perciò se non mi dai la forza in questo momento per poter scendere in cappella, come posso riceverTi nel Tuo mistero d'amore? E Tu sai quant'è la nostalgia del mio cuore per Te. O mio dolce Sposo, a che scopo tanti ragionamenti? Tu lo sai quanto ardentemente Ti desidero e se vuoi, puoi farmi questo.
La mattina del giorno dopo mi sono sentita come se fossi guarita completamente; non avevo più svenimenti né altri malanni. Però, appena sono ritornata dalla cappella, tutte le sofferenze ed i malanni hanno ripreso subito, come se fossero stati li ad aspettarmi. Io però non ho avuto paura di loro nel modo più assoluto, poiché mi ero nutrita del Pane dei Forti.
Guardo con coraggio a tutto, anche negli occhi della morte stessa.
O Gesù nascosto nell'Ostia, mio dolce Maestro e fedele Amico, oh, quanto è felice la mia anima, perché ho un tale Amico, che mi tiene sempre compagnia. Non mi sento sola, anche se sono in isolamento. O Gesù Ostia, noi ci conosciamo, questo mi basta.
Diario di Suor Faustina, 10 gennaio 1937
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