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martedì 25 luglio 2017

Bisogna pregare ed attendere pazientemente per comprendere la volontà di Gesù

Oggi sono andata per un momento dalla Madre Generale e le ho domandato: 
«Cara Madre, ha avuto qualche ispirazione in merito alla faccenda della mia uscita dal convento?»
La Madre Generale mi ha risposto: 
«Finora, sorella, l'ho sempre trattenuta, ma ora la lascio libera. Se vuole, sorella, può lasciare la Congregazione e se vuole può restare». 
Le ho risposto che andava bene. Pensavo che avrei scritto subito al Santo Padre per la dispensa dai voti. 

lunedì 24 luglio 2017

La volontà di Gesù si fa strada...

L'azione di Gesù, portata avanti attraverso l'opera di Suor Faustina, ha incontrato moltissime difficoltà... Non era facile per nessuno accettare che Suor Faustina stesse trasmettendo una precisa volontà di Gesù. Eppure, pian pianino, la "richiesta" era arrivata in Vaticano...
Ma quanta fatica fa' la volontà di Gesù ad essere accolta nel nostro cuore?
Diario di Suor Faustina, 29 aprile 1937:
Il Signore mi ha fatto conoscere le discussioni che si sono svolte in Vaticano su questa festa. Il dignitario Pacelli se n’è occupato parecchio.

sabato 15 luglio 2017

L'amore di Gesù per la nostra anima

D'un tratto udii queste parole: «Figlia Mia, immaginati di essere la regina di tutta la terra e di avere la possibilità di disporre di tutto come ti pare di avere ogni possibilità di fare del bene come ti piace ed ecco che bussa alla tua porta un bambino molto piccolo, tutto tremante, con le lacrime agli occhi, ma con tanta fiducia nella tua bontà e ti chiede un pezzo di pane per non morire di fame.
Come ti comporteresti con questo bambino?
Rispondi a Me, figlia Mia».

E dissi: «Gesù, gli darei tutto quello che chiede, ma anche mille volte di più!»
Ed il Signore mi disse: «Così Io Mi comporto nei confronti della Tua anima.»
Diario di Suor Faustina

domenica 9 luglio 2017

Sulla confessione e i confessori

Alcune parole sulla confessione e sui confessori.
Ricorderò soltanto ciò che ho sperimentato e vissuto nella mia anima.
Ci sono tre cose per cui l'anima non ricava profitto dalla confessione in quei momenti eccezionali (tenebre dell'anima).
La prima è che il confessore conosce poco le vie straordinarie e mostra meraviglia se un'anima gli svela i grandi misteri che Dio compie nell'anima. Questa sua meraviglia già mette in allarme un'anima delicata: essa nota che il confessore è indeciso nell'esprimere il suo parere e non si rassicura, ma ha ancora più dubbi dopo la confessione di quanti ne avesse prima, poiché essa sente che il confessore la tranquillizza ma lui stesso non è sicuro.
Oppure, cosa che mi è capitata, il confessore, non riuscendo a penetrare alcuni misteri di un'anima, le rifiuta la confessione, mostra un certo timore all'avvicinarsi di quell'anima alla grata. Come può un'anima in tale stato attingere tranquillità nel confessionale, dato che essa è così sensibile ad ogni parola del sacerdote?