Mi recai per l'ultima volta dal pittore che aveva appena terminato di riprodurre coi colori sulla tela l'immagine voluta di Gesù.
Vedendo che non era bella come io l'avevo vista nell'apparizione, ne rimasi tutta contristata. Non feci sapere a nessuno la mia pena.
All'uscita della casa del pittore la superiora, che mi aveva accompagnato, si trattenne in città per vari affari.
Tornai a casa da sola e mi recai in cappella. Mi misi a piangere.
Dissi al Signore: «Chi potrà dipingerti altrettanto bello quanto Sei?»
Di colpo, udii questa risposta: «Non è la bellezza del colore o la bravura del pennello, ma la grazia che Io vi infondo a dare valore a questo quadro».
Diario di Suor Faustina