8 dicembre 1937.
Con grande fervore mi sono preparata a celebrare la festa dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio. Ho vigilato maggiormente sul raccoglimento dello spirito ed ho meditato su questo Suo privilegio esclusivo. Per questo il mio cuore si è immerso tutto in Lei, ringraziando Iddio per aver concesso a Maria questo grande privilegio. Non mi sono preparata soltanto con la novena comune, che fa assieme tutta la comunità, ma mi sono impegnata anche personalmente per salutarLa mille volte al giorno, recitando ogni giorno per nove giorni mille Ave Maria in Suo onore.
È già la terza volta che faccio una novena del genere alla Madonna, quella che consiste nella recita di mille Ave Maria al giorno, cioè novemila Ave Maria per tutta la novena. Sebbene l'abbia fatta già tre volte in vita mia, cioè due volte che avevo un incarico e non sono venuta meno in nulla ai miei doveri, compiendoli con la massima esattezza e l'ho fatta al di fuori del tempo degli esercizi di pietà, cioè nè durante la santa Messa né durante la benedizione ho recitato quelle Ave Maria ed un'altra volta ho fatto tale novena che ero ricoverata in ospedale.